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Autore The hunting party
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 03-05-2008 22:40  
TRAMA: Simon Hunt è un reporter di guerra che con il suo amico, il cameraman Duckie, non ha alcuna paura a infilarsi nelle situazioni più pericolose possibili in ogni parte del globo. Dopo una tragedia che lo colpisce direttamente, il combat reporter però perde la calma e in diretta esplode con esternazioni che ne provocano il licenziamento. Costretto a girovagare con contratti miserabili per il mondo, cinque anni dopo ritrova Duck, diventato influente all'interno del network teelvisivo, coinvolgendolo in Bosnia per dare la caccia a un terrorista criminale di guerra chiamato la volpe. Apparentemente sembra che Hunt lo faccia per la ricompensa, ma forse c'è ben altro in gioco ...



Commento: Richard Shepard (regista di Il matador) dirige sbilencamente una pellicola che trae ispirazione da un articolo scritto sulla rivista Esquire, con gusto totalmente americano di stravolgere storie serie e tragiche per farle diventare una vuota fiction dalle molte colpe. Un incanutito e trascurato Richard Gere è Simon Hunt, (ovvio il gioco di parole tra il cognome e il ritrovo/caccia che suggerisce il titolo) un coraggioso reporter che si infila in ogni parte del globo dove ci sia in atto una guerra (“Non sai quante guerre ci sono al mondo se le vai a cercare”) seguito fedelmente dal suo cameraman Duck (Terrence Howard, al cinema in questi giorni anche con Iron Man), in quanto per loro l'unico modo per vivere la vita è il pericolo (“Il resto è televisione”). Ma dopo aver avuto una terribile tragedia Hunt “sbarella” in diretta tv, rovinato dalla tensione e dalle troppe tragedie vissute sotto pelle, rilascia dichiarazioni eversive e viene cacciato. Dopo 5 anni di girovagare reincontra Duck, e insieme al figlio di un dirigente del network, decidono di dare la caccia a un noto criminale di guerra chiamato “la volpe” attirati dalla ricompensa di 5 milioni di dollari e dalla voglia di tornare alla ribalta.
Viste le premesse, ci sarebbero tutte le condizioni per proporre una storia tragica con tutti i crismi, con l'intelletto del reporter messo a dura prova dalle tragedie che non può commentare senza esserci dentro psicologicamente, altrimenti ne viene distrutto, e invece ne esce una storia priva di qualunque mordente con l'introduzione di un feroce criminale e la sua cricca che davvero fa ridere, una collaboratrice affascinante e misteriosa (Diane Kruger che aveva cinque minuti di tempo per una particina secondaria, ma nella storia reale e non questa era un uomo, magari barbuto, puzzolente ed incolto), scene di ripresa in diretta della guerra false lontano un miglio (come quelle dell'inizio), interludi con belle donne in vacanza e non manca pure il ragazzo coraggioso, anche se novellino che fa domande continuamente e che suscita ilarità in situazioni del tutto di pericolo (“Quando ci ammazzano?”).
A chiudere il corollario del ridicolo filmico creditori di Hunt di varia stazza (il nano), incontri con vecchi amici che un secondo prima ti stavano sparando, con infine la raffigurazione di un reporter disastrato che, guarda caso, ha una tragedia alle spalle con risvolti patetici per come vengono mostrati (non possiamo dire quali per filologia di lavoro e rispetto, ma non incolpateci di averlo visto per aver suscitato la vostra curiosità scrivendo questo) che lo portano ad andare oltre.
Gabriella Simoni ed Ennio Remondino (tanto per citare due reporter di casa nostra che si sono sempre infilati in situazioni pericolose pur di fare il loro lavoro di cronaca) dovrebbero chiedere alla produzione i danni da lesa immagine, dato che questo Simon Hunt, interpretato da un Gere che vogliamo credere non abbia letto il copione e aveva bisogno di qualche dollaro per la villa nuova, sembra uscito da un fumettone di canale 5 tanto risulta falso, patetico e scontato. Si vuole fare denuncia partendo da una vicenda giornalistica ? Si prenda l'esempio del Salvador di Oliver Stone allora, e non ci si perda in miasmi hollywoodiani che devono presentare una tragedia globale in maniera così evidentemente banale costruendo una sciocca spy-story tra alberghi e con criminali da operetta che cacciano volpi, fanno lo sguardo truce (evidenziato da dei primi piani scandalosi) quando nella realtà massacravano i bambini (famosa la frase di papa Giovanni Paolo che disse “Fermatevi di fronte al bambino!”), rispondono al cellulare mentre stanno per iniziare una tortura e hanno frasi tatuate sulla fronte. E ogni tanto, dulcis in fundo, telefonatina alla fidanzata procace e bellissima che è in vacanza in Grecia, ma Duck pur geloso marcio non torna da lei perchè l'istinto e il dovere lo chiamano. Si vuole denunciare le pecche di una fallace e trascurata ricerca dei criminali di guerra serbi perchè fa più paura Bin Laden dei massacratori in pensione, si tira in ballo la Cia e si chiede con una scena cittadina di far fare giustizia al popolo, certo che sono ottimi messaggi, ma messi così banalmente e spettacolarizzati senza senso perdono ogni loro virulenza propositiva.
In definitiva un film scialbo e monotono, pieno di cose sciocche, che perde la sua attrattiva ben presto dandosi una patina di denuncia alle guerre dimenticate e ai suoi truci protagonisti lasciati in libertà da una opinione globale di poca memoria (offendendo così le vittime) che proprio ha solo nella forma e non nel contenuto, presentando due attori spaesati in cerca di comode proposizioni di poco impegno. Si può tranquillamente evitare senza nessuna remora.

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 04-05-2008 10:50  
qui non c'è dubbio, è penoso. La telefonata alla fidanzata sullo yacht è inspiegabile, i meglio è comprensibile per il solo fatto di mostrare un culo quando non ce n'era assolutamente necessità. Un aggettivo che si addice è "patetico".
Da evitare a tutti i costi.
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Small982

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 185
Da: fano (PS)
Inviato: 16-05-2008 15:25  
non mi è sembrato così pessimo
Anzi mi ha soddisfatto; ha un buon ritmo e la tensione è mantenuta lungo tutto il film

ciao

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The hunting party

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